INFO E CONTATTI - 0331/449111

Neurochirurgia

Legnano
via Papa Giovanni Paolo II, 20025 Legnano MI

Ospedale Nuovo di Legnano. Area B - 4° piano

Tipologia: Struttura Complessa

La Struttura gestisce i pazienti affetti da patologie cerebrali e vertebromidollari sia in elezione che in urgenza. Svolge le sue attività di diagnosi, cura e terapia attraverso ricovero ospedaliero h24, DH e ambulatori. Assicura consulenza specialistica anche mediante rete telematica agli ospedali limitrofi. 

Presentazione del Reparto

I medici dell’Unità Operativa Complessa di Neurochirurgia, ognuno con le proprie competenze specifiche, si occupano di tutte le principali patologie cerebrali, vertebro-midollari e del sistema nervoso periferico d’interesse chirurgico.

La prima valutazione si svolge attraverso una visita specialistica ambulatoriale (generale o negli ambulatori dedicati a una specifica patologia). In tale sede potrà essere organizzato un completamento diagnostico, impostato un percorso terapeutico appropriato alla patologia presentata o programmato un ricovero per i pazienti candidati a un trattamento invasivo.

Nei casi più urgenti, il ricovero nella nostra Unità è disposto dopo un primo accesso al Dipartimento di Emergenza e Accettazione dell’Ospedale di Legnano o alla vasta rete di ospedali limitrofi di cui siamo consulenti (Ospedali di Magenta, Cuggiono e Abbiategrasso appartenenti all’ASST Ovest Milanese, Ospedali di Busto Arsizio, Saronno, Gallarate e Somma Lombardo appartenenti all’ASST Valle Olona, Ospedale di Tradate all’ASST Sette Laghi).

Nell’ambito del Dipartimento di Neuroscienze, il percorso diagnostico-terapeutico è affrontato dai Neurochirurghi congiuntamente con Neurologi, Neurofisiologi, Neuroradiologi e Neuroradiologi interventisti, Otorinolaringoiatri, Neuropsicologi, Neuropatologi, Oncologi, Fisiatri e Fisioterapisti. La pluralità delle figure professionali coinvolte nel seguire passo per passo il programma seguito dal paziente ne consente un approccio mirato alla sua unicità.

Sedi Operative

L’attività ambulatoriale divisionale e libero professionale si svolge al 1° piano Area A presso l’Area Prericovero dell’Ospedale Nuovo di Legnano e presso i Presidi Ospedalieri di Magenta e Abbiategrasso.

Il reparto di Neurochirurgia, con 28 letti di degenza a disposizione per i ricoveri ordinari, è sito al 4° piano Area B dell’Ospedale Nuovo di Legnano.

Per l’attività chirurgica abbiamo a disposizione due sale operatorie ordinarie, ove si affrontano gli interventi chirurgici programmati, una sala operatoria per le urgenze indifferibili e una sala angiografica per le angiografie diagnostiche e le procedure interventistiche endovascolari neurologiche e neurochirurgiche urgenti ed elettive.

Il reparto di neurochirurgia si avvale della Rianimazione, dedicata alla gestione dei pazienti critici, e di una Terapia Intensiva Post-Operatoria che assicura un ottimale risveglio dall’anestesia dopo un intervento chirurgico delicato.

Contatti

Telefono reparto: 0331.449282 – 0331.449213

Le visite ambulatoriali possono essere prenotate presso il CUP dell’Ospedale o telefonicamente ai numeri 800.638.638 (prestazioni SSN) e 800.843.843 (prestazioni libero-professionali).

Mail: roberto.stefini@asst-ovestmi.it

La Unità Operativa di Neurochirurgia è sita al IV piano, area B e consta di 28 letti di Degenza Ordinaria (A)

La Unità Operativa di Neurochirurgia svolge anche attività ambulatoriale divisionale (B) e libero-professionale (C) ed è sita al I piano, area A, presso area Prericovero, ambulatori n. 37 e 38.

  • Neurochirurgia oncologica
  • Neurochirurgia vascolare
  • Patologia malformativa e idrocefalo
  • Chirurgia vertebrale
  • Neurotraumatologia
  • Chirurgia dei nervi periferici

  • Dr. Roberto Stefini, Direttore Dipartimento di Neuroscienze e Unità Operativa Complessa di Neurochirurgia
  • Dr. Andrea Cividini
  • Dr. Nicola Angelo Galante
  • Dr. Gianmaria Licastro
  • Dott.ssa Delia Cannizzaro
  • Dr. Matteo Riccardo Minotti
  • Dr. Stefano Peron
  • Dr. Alberto Campione
  • Dr. Angelo Rusconi
  • Dr. Giovanni Marco Sicuri
  • Lasio Giovanni Battista, Libero Professionista
     

  • L’esoscopio (Orbeye®, Olympus)
  • Il microscopio (Kinevo® 900 e Pentero® 800, Zeiss)
  • La RM intraoperatoria (Polestar® N30, iOR Suite®, Medtronic), Medtronic)
  • L’ecografo (BK 5000®, BK Medical), BK Medical)
  • La navigazione cranica (StealthStation S8®, StealthStation S7®, iOR i7®, Medtronic), Medtronic)
  • La navigazione spinale (O–Arm2®, Medtronic), Medtronic

Negli ultimi anni abbiamo sviluppato, sia per la chirurgia cranica che per la chirurgia vertebrale, interventi chirurgici meno invasivi rispetto agli interventi tradizionali. Perseguiamo questo scopo per offrire ai pazienti cicatrici meno visibili, interventi e anestesie più brevi, tempi di recupero più rapidi. Essere mini-invasivi non significa avere delle limitazione, ma utilizzare al meglio l’intero spazio di lavoro. Poiché non vogliamo che ciò possa interferire in alcun modo con la qualità del risultato finale, questi trattamenti ancora non possono essere proposti universalmente. Tuttavia, la nostra disponibilità di una strumentazione sempre più moderna nella diagnostica e in sala operatoria, insieme al nostro lavoro costante in questa direzione, sta consentendo di ampliarne continuamente le indicazioni. Alcuni esempi significativi della mini-invasività in neurochirurgia sono i seguenti:

Trattamento degli aneurismi cerebrali.

Come descritto nella sezione relativa alla neurochirurgia vascolare, oltre il 90% degli aneurismi cerebrali che afferiscono alla nostra Unità sono operati per via endovascolare (attraverso una angiografia cerebrale) con spirali, stent e altre metodiche di diversione di flusso.

Approccio transinusale e sovraorbitario nella patologia della base cranica anteriore.

I meningiomi sono tumori benigni che originano dalle meningi cerebrali. Una sede tipica di sviluppo è la cosiddetta “doccia olfattoria”, quella regione della base cranica anteriore che si trova dietro alla radice del naso. In questa sede i meningiomi possono diventare anche molto voluminosi prima di dare sintomi (disturbi dell’olfatto, della vista e del tono dell’umore). Un tempo l’asportazione di queste neoplasie prevedeva la rimozione di un ampia porzione della calotta cranica frontale e la retrazione del cervello antistante alla lesione. Ora, dopo averne studiato e verificato l’efficacia (cfr. Stefini R, Zenga F, Esposito G., Bolzoni A, Tartara F, Spena G, Ambrosi C, Fontanella MM. Following the canyon to reach and remove olfactory groove meningiomas. J Neurosurg Sci. 2017) utilizziamo un approccio mini-invasivo estremamente affidabile attraverso un seno paranasale (approccio transinusale frontale) che ci consente di separare completamente il tumore dalla sua base d’impianto e svuotarlo completamente senza retrarre il cervello.

In alcuni casi selezionati utilizziamo anche un approccio sovraorbitario, che prevede una piccola incisione sulla parte superiore del sopracciglio, per raggiungere alcuni tumori o malformazioni vascolari della fossa cranica anteriore.

Stabilizzazione percutanea in chirurgia vertebrale.

Quando una frattura vertebrale determina una compressione del midollo spinale o delle radici spinali è necessario un intervento “aperto” di decompressione e stabilizzazione. Tuttavia, nella maggioranza dei casi, si opera una frattura perché questa non peggiori nel tempo provocando una deformità, per ridurre il dolore da carico e i tempi di recupero. In questi casi la lunga esperienza di questo centro all’uso della più moderna strumentazione disponibile (navigazione con TC intraoperatoria) ci consente di utilizzare dei sistemi di stabilizzazione percutanea che prevedono solo piccole incisioni per il passaggio delle viti di sostegno alla frattura. L’utilizzo di questi approcci consente di non staccare e incidere la muscolatura paravertebrale e, di conseguenza, di ridurre ulteriormente il dolore post-operatorio e i tempi di recupero.

In alcuni casi selezionati applichiamo queste tecniche mini-invasive anche alla patologia degenerativa lombare.

Eseguiamo circa 250 monitoraggi neurologici intraoperatori ogni anno grazie alla collaborazione dell’Unità Operativa Semplice di Neurofisiologia diretta dalla dr.ssa Lucia Politini.

Il monitoraggio neurofisiologico è imprescindibile perché garantisce un controllo accurato delle funzioni neurologiche del paziente da parte del team neurofisiologico.

Le principali modalità sono le seguenti:

-stimolazione corticale e sottocorticale (mappaggio diretto delle aree eloquenti);

-potenziali evocati: PESS (potenziali evocati somato-sensoriali), PEM (potenziali evocati motori), PEV (potenziali evocati visivi), PEA e ABR (potenziali evocati acustici e del tronco cerebrale);

-elettrocorticografia, per lo studio dell’attività elettrica cerebrale ed eventualmente epilettica.

Grazie all’analisi attenta e continua delle informazioni ottenute il neurofisiologo allarma l’equipe chirurgica in caso di alterata funzionalità delle vie nervose prima che si possa instaurare un danno irreversibile.

Utilizziamo il monitoraggio neurofisiologico per numerose condizioni patologiche, in particolare per la chirurgia di tumori cerebrali e di malformazioni vascolari in aree critiche, nonché per patologie spinali (oncologiche, traumatiche e degenerative) e dei nervi periferici.

 

In alcuni casi selezionati eseguiamo procedure di asportazione di tumori cerebrali in ‘awake surgery’ (chirurgia con paziente sveglio) per avere un monitoraggio diretto delle funzioni neurologiche (motorie e del linguaggio) grazie alla partecipazione attiva del paziente. Nel corso della procedura il paziente è costantemente seguito e ascoltato da un neuropsicologo clinico, che ne testa le capacità di risposta ad ogni passo dell’intervento chirurgico.

Un’accurata valutazione neuropsicologica, che si avvale di test psicometrici standardizzati che valutano il funzionamento di specifiche aree cerebrali, è svolta dalla dr.ssa Valentina Miramonti (neuropsicologa) prima e dopo ogni intervento che possa alterare la funzionalità neurocognitiva. Questo consente di tracciare il profilo cognitivo-comportamentale del paziente, aiuta a pianificare l’intervento in modo ottimale e aiuta a offrire al paziente il più adatto trattamento riabilitativo atto al recupero delle funzioni eventualmente danneggiate

Ambulatorio divisionale di Neurochirurgia

L’ambulatorio di Neurochirurgia si occupa di visitare e curare pazienti con patologia sia cranica sia spinale di interesse chirurgico.

Le principali patologie trattate sono:

-Patologia cranica: tumori, angiomi, disturbi del sistema liquorale (idrocefalo ostruttivo e dell’anziano), malformazioni del sistema nervoso;

-Patologia spinale: ernie discali cervicali, toraciche e lombari, stenosi cervicali e lombari, sindromi dolorose del rachide, tumori, fratture vertebrali;

-Patologia dei nervi periferici: sindrome del tunnel carpale o altre sindromi da intrappolamento dei nervi, tumori dei nervi periferici (neurinomi), traumi.

Sedi e orari:

-Legnano, tutti i giorni dal Lunedì a Venerdì (urgenze, prime visite, controlli)

-Magenta e Abbiategrasso, una volta la settimana (Martedì)

Prenotazione tramite CUP.

I Medici dell’equipe eseguono visite neurochirurgiche generali anche in regime di libera professione.

Prenotazione tramite call center regionale: 800.843.843.

 

 

Ambulatorio divisionale di Neurochirurgia Vascolare

L’ambulatorio di Chirurgia Cerebrovascolare si occupa di visitare e curare pazienti con patologia vascolare a carico del sistema nervoso, come aneurismi cerebrali e malformazioni vascolari cerebrali e midollari (MAV, fistole), sia in fase d’inquadramento diagnostico sia dopo il trattamento, chirurgico o endovascolare.

Sede e orari:

-Legnano, due volte al mese (Giovedì mattina)

Prenotazione tramite CUP.

 

 

Ambulatorio multidisciplinare di Malattie ipotalamo-ipofisarie

L’ambulatorio di Malattie ipotalamo-ipofisarie è gestito in collaborazione con i Colleghi endocrinologi e si occupa di visitare e curare pazienti con patologie dell’asse ipotalamo-ipofisario, quali ad esempio adenomi ipofisari, secernenti e non secernenti, craniofaringiomi o altri tumori della regione sellare e parasellare.

In questo ambulatorio vengono seguiti i pazienti sia in fase di inquadramento diagnostico, sia nel periodo post-operatorio dove sono fondamentali controlli periodici ormonali e radiologici.

Sede e orari:

-Legnano, due volte al mese (Lunedì pomeriggio)

Prenotazione tramite CUP.

Ambulatorio multidisciplinare di Neuro-oncologia

Nell’ambulatorio di neuro-oncologia confluiscono i pazienti con tumori cerebrali, in particolare tumori della serie gliale, nella fase di follow-up dopo un intervento chirurgico o una procedura bioptica. In questa sede il paziente è strettamente seguito per la somministrazione delle terapie adiuvanti e per la valutazione degli esami di controllo. L’ambulatorio prevede la presenza di un neuro-oncologo e di un neurochirurgo.

Sede e orari:

-Legnano, due volte al mese (Giovedì pomeriggio)

Prenotazione tramite CUP

  • Stefini R.Shifting from the directly observation via eyepiece lens to the monitor viewing of the surgical field: a new era forthe microsurgery in neurosurgery. J Neurosurg Sci. 2020 Feb 10.
  • Cenzato M, Fratianni A, Stefini R. Using a Smartphoneas an Exoscope Where an Operating Microscopeis not Available. World Neurosurg. 2019 Dec;132:114-117.
  • Roccucci P, Peron S, Stefini R (2019)Navigazione vertebrale, indicazioni di pratica clinica. Cantù, Ed.Griffin-Timeo.
  • Roccucci P, Peron S, Minotti M, Stefini R. Real-timenavigation in spinal surgery: what has changed in surgical practice? JNeurosurg Sci. 2019 Aug;63(4):402-410.
  • Stefini R, Peron S, Mandelli J, Bianchini E, RoccucciP. Intraoperative Spinal Navigation for the Removal of Intradural Tumors:Technical Notes. Oper Neurosurg (Hagerstown). 2018 Jul 1;15(1):54-59.
  • Stefini R, Zenga F, Giacomo E, Bolzoni A,Tartara F, Spena G, Ambrosi C, Fontanella MM. Following the canyon to reach and remove olfactory groove meningiomas. JNeurosurg Sci. 2017 Apr;61(2):164-172.
  • Peron S, Mandelli J, Galante N, Colombo S, LocatelliD. Recurrent Pituicytoma with Pseudoaneurysm: Report of a Challenging Case.World Neurosurg. 2017 Sep;105:1043.e1-1043.e5.
  • Peron S, Cividini A, Santi L, Galante N, CastelnuovoP, Locatelli D. Spheno-Orbital Meningiomas: When the Endoscopic Approach IsBetter. Acta Neurochir Suppl. 2017;124:123-128.
  • (Equipe dineurochirurgia) Dionigi. Chirurgia, 6° edizione Vol.2, sez. X, Neurochirurgia. Epub 2016 Jul 22. PubMed PMID:27447438.
  • Stefini R, Zanetti U. Letter to the Editor: Shouldosseointegration be a target to achieve during cranioplasty? JNeurosurg. 2016 Oct;125(4):1051-1052.

Ipnosi e neurochirurgia: per visualizzare l'articolo consultare la sezione links, afondo pagina
 

Nell’Ottobre 2017 è stato organizzato un congresso nazionale sulla gestione dell’emostasi in neurochirurgia.

 

Nel Novembre 2016 è stato organizzato un corso di live-surgery sull’utilizzo delle nuove tecnologie in chirurgia cranica e spinale.

STEFINI ROBERTO
DIRETTORE STRUTTURA COMPLESSA

Chirurgia Vertebrale

Ultimo aggiornamento: 25/11/2025